Menu Chiudi

Cittadinanza Onoraria 32° Reggimento Trasmissioni

Bandiera Cittadella PD

Cerimonia di consegna della Cittadinanza Onoraria al 32° Reggimento Trasmissioni Caserma “Luigi Pierobon” di Padova

La cerimonia è prefissata per giorno
venerdì 27 Settembre 2024
alle ore 10.00
in Piazza Pierobon, Cittadella (PD)

Consegna della Cittadinanza onoraria che il Comune di Cittadella ha conferito al 32° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano Caserma “Luigi Pierobon” di Padova in occasione dell’80° anniversario della morte del cittadellese Luigi Pierobon, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

  • Venerdì 27 Settembre 2024 ore 10:00
  • Evento aperto alla cittadinanza
  • Piazza Pierobon, Cittadella (PD)

Dopo la cerimonia è stato organizzato un pranzo anche in occasione del S. Patrono San Gabriele Arcangelo, in Cittadella.
Per la location e costo si sta interessando il Primo Mar. Lgt. Luigi PICARIELLO.

Chi desidera partecipare alla cerimonia e al pranzo è pregato di dare la propria adesione al Primo Mar. Lgt. Pietro MEROLA – Mob. 3497212448 .
Le segnalazioni devono arrivare entro e non oltre il giorno 23.09.2024, per la presenza alla cerimonia e per il pranzo entro e non oltre il 26.09.2024.


Luigi Pierobon
Medaglia d’Oro al Valor Militare

Luigi Pierobon
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Luigi Pierobon
Medaglia d’Oro al Valor Militare

Nel contesto dei primi nuclei partigiani del Vicentino, si erge la figura di un valoroso combattente, la cui determinazione e coraggio hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Resistenza. Durante un’importante missione a Padova, finalizzata a organizzare un’azione militare strategica, il nostro protagonista incontrò purtroppo il destino avverso quando si trovò coinvolto in una vile imboscata, orchestrata con l’intento di fermare la sua operazione.

Arrestato e riconosciuto come comandante di Brigata, subì atrocità inenarrabili, ma la sua forza d’animo non cedette. Con eroico stoicismo affrontò ogni tortura, rimanendo fedele alla causa per la quale aveva dedicato la propria vita. Anche di fronte alle lusinghe del nemico, che prometteva la liberazione in cambio della sua lealtà, la sua risposta fu di un’altezza morale sbalorditiva: non era un traditore e preferiva morire come soldato piuttosto che compromettere i principi in cui credeva.

Quando giunse il momento cruciale, di fronte al plotone di esecuzione, mantenne una serenità e un’imparzialità da vero eroe. Le sue ultime parole, un grido potente e accorato, furono: “Noi moriamo per la Patria”, sintesi di un amore incondizionato per la sua terra e per la libertà.

Questo episodio, avvenuto a Padova il 17 agosto 1944, non rappresenta solo la fine di un combattente, ma l’apice di un’incredibile dedizione alla causa della Resistenza. La sua memoria continua a ispirare generazioni, ricordandoci il sacrificio di coloro che, con coraggio e determinazione, hanno lottato per la libertà e la dignità del proprio popolo.

Articoli Correlati